Ucraina, Corea del Nord invia altri 3mila soldati in Russia
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La Corea del Nord ha inviato almeno altri 3.000 soldati in Russia, riaffermando il suo sostegno a Mosca nella guerra contro l'Ucraina. Lo ha riferito il comando di stato maggiore sudcoreano, citato dalla Cnn, mentre il vice ministro degli Esteri russo Andrey Rudenko ha confermato – secondo la Tass – che è in fase di preparazione una visita in Russia del leader nordcoreano Kim Jong Un. Allo stesso tempo ''si sta considerando la possibilità di una visita dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov a Pyongyang per continuare il dialogo strategico con i nostri amici nordcoreani'', ha aggiunto Rudenko secondo quanto rende noto la Tass. Dall’inizio del conflitto, Pyongyang ha inviato circa 11.000 truppe a sostegno di Mosca, subendo in combattimento almeno 4.000 tra morti e feriti. Oltre ai soldati, la Corea del Nord ha fornito alla Russia una grande quantità di missili balistici a corto raggio, circa 220 obici semoventi da 170 mm e 240 lanciarazzi multipli da 240 mm. Il governo sudcoreano ha avvertito che gli aiuti militari di Pyongyang a Mosca potrebbero aumentare in base all’andamento del conflitto. Le trattative tra Russia e Ucraina in Arabia Saudita hanno portato a un accordo per fermare gli attacchi nel Mar Nero e sulle infrastrutture energetiche, ma Mosca ha posto condizioni stringenti per un’intesa più ampia, chiedendo la revoca delle sanzioni sui suoi settori bancario ed energetico. Intanto, i rapporti tra Kim e Vladimir Putin si consolidano dopo il patto di difesa firmato nel 2023, che prevede assistenza militare immediata in caso di attacco a una delle due nazioni.
Gli Stati Uniti temono che la Russia possa trasferire alla Corea del Nord tecnologia avanzata nel settore spaziale e satellitare, oltre ad addestramento e armi. Fonti statunitensi sostengono che la Corea del Nord avrebbe inviato ingenti quantità di munizioni alla Russia, e le forze di Mosca hanno notoriamente già utilizzato missili nordcoreani in Ucraina. Pyongyang ha curato centinaia di soldati russi feriti, mentre Mosca ha fornito a Kim carbone, cibo e medicinali. I due Paesi stanno anche rafforzando la cooperazione in tema d'istruzione, con programmi di scambio per studenti e viaggi per i figli dei militari russi caduti in guerra. La Corea del Nord sta continuando a testare nuovi droni da attacco dotati di intelligenza artificiale, e ha presentato un drone da ricognizione che potrebbe contenere tecnologia russa. Gli attacchi con droni sono ormai un’arma chiave nel conflitto russo-ucraino, e Mosca che ne ha aumentato esponenzialmente l'utilizzo. Nonostante le discussioni in corso su una possibile tregua, i combattimenti continuano: nella notte di mercoledì, un attacco russo con droni su Kharkiv ha ferito almeno nove persone. "Nessun Paese dovrebbe subire tutto questo", ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L'Ucraina e la Russia non hanno più colpito i rispettivi impianti energetici da martedì 25 marzo, giorno in cui la Casa Bianca, il Cremlino e il governo di Kiev hanno pubblicato gli accordi raggiunti nei colloqui in Arabia Saudita. Lo ha detto all'Afp un alto funzionario ucraino. "Dal 25 marzo non abbiamo assistito ad alcun attacco diretto da parte della Russia al settore energetico, quindi non li abbiamo colpiti", ha affermato il funzionario. ''La Russia è contraria in modo categorico'' all'invio di forze di peacekeeping in Ucraina, ''una sorta di missione per il mantenimento della pace che maschera i piani di Londra e Parigi per un loro intervento militare''. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Gli esperti russi e americani ''stanno discutendo ora di un nuovo accordo per il Mar Nero. Posso anche dire che le consultazioni tra gli esperti delle delegazioni russa e statunitense continueranno", ha aggiunto Zakharova in conferenza stampa. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)